Aspetti clinici e diagnostici dei neurinomi lombari
Autore: Nicola Montano M.D., Ph.D., Responsabile UOS Neurochirurgia funzionale, Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore
I neurinomi (schwannomi) sono tumori che originano dalle cellule di Schwann, una cellula del sistema nervoso periferico, facente parte della glia.
La principale funzione delle cellule di Schwann è quella di rivestire gli assoni dei neuroni con uno strato di mielina, permettendo di aumentare notevolmente la velocità di conduzione dell’impulso nervoso. La zona di transizione (zona di Obersteiner-Redlich) dalla mielina centrale (formata dagli oligodendrociti) alla mielina periferica (formata dalle cellule di Schwann) rappresenta la regione da cui tipicamente originano i neurinomi.
Tali tumori possono quindi localizzarsi sia a livello cranico che a livello spinale. Inoltre possono originare lungo il decorso di qualsiasi nervo periferico.
Questi tumori sono tipicamente singoli (sporadici) ed hanno un picco di incidenza intorno ai 50-60 anni. In alcuni casi possono anche essere multipli rientrando in una sindrome genetica chiamata neurofibromatosi.
Sono tumori in genere benigni che tendono a crescere molto lentamente e pertanto quando vengono diagnosticati possono aver raggiunto delle dimensioni considerevoli.
Nella colonna lombare si localizzano spesso a livello della cauda equina, una struttura all’interno della dura madre formata dalle radici nervose lombari e sacrali. In tale sede, il neurinoma origina tipicamente da una delle radici nervose e quando il tumore è molto piccolo può essere visibile come un’appendice del nervo stesso; tuttavia durante la crescita può deformare e comprimere le altre radici nervose determinando, a volte, stretta aderenza con esse. Il neurinoma può inoltre localizzarsi anche in sede extradurale determinando in tal caso un allargamento del forame di coniugazione spinale.
La figura rappresenta una immagine schematica della colonna lombare in sezione frontale. Si può osservare la porzione finale del midollo spinale, il cono midollare, e le radici nervose della cauda equina. Nel riquadro è evidente il neurinoma asportato che origina da una delle radici nervose della cauda equina all'interno della colonna lombare.
Dal punto di vista sintomatologico, in una fase iniziale, possono essere presenti episodi caratterizzati da dolore radicolare e parestesie (tipo formicolio). Quando il tumore raggiunge dimensioni tali da comprimere le altre radici nervose possono comparire vari sintomi che globalmente prendono il nome di sindrome della cauda equina. I sintomi tipici di questa sindrome sono il dolore lombare, il dolore agli arti inferiori, la comparsa di debolezza agli arti inferiori e difficoltà alla deambulazione, la ritenzione urinaria, alterazioni della defecazione e la presenza di ipo-anestesia a livello della regione perineale e perianale.
Ovviamente in presenza dei sintomi sopra descritti deve essere eseguito un esame di risonanza magnetica con mezzo di contrasto che potrà evidenziare la presenza del tumore, che può presentare delle cisti al suo interno, e dimostrare i rapporti con le altre strutture nervose. È fondamentale inoltre eseguire una valutazione neurochirurgica in quanto l’asportazione chirurgica rappresenta il trattamento di scelta di questi tumori.
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